Il taping elastico è stato ideato nel 1973 da Chiropratico Giapponese il Dr. Kenzo Kase che, nella ricerca di tecniche capaci di stimolare i processi naturali di autoguarigione corporei, parti’
dal presupposto che si potesse aiutare la funzione muscolare con un’assistenza esterna ed in particolare con un nastro elastico. La metodica ha come base lo studio e l’applicazione delle scienze Kinesiologiche, nasce così, intorno agli anni ’90, il primo nastro chiamato Kinesio Taping. In Italia nel 1999 un Australiano David Blow divulga la tecnica ed il particolare nastro utilizzato nel Taping Neuromuscolare organizzando corsi di formazione specifici. I risultati ed le evidenze terapeutiche raggiunte con le tecniche di neurofacilitazione muscolare hanno permesso di ottenere una lenta ma sempre maggior credibilità nell’ambiente sia riabilitativo che sportivo. Il Taping Kinesiologico è una tecnica non invasiva, non farmacologica, che attraverso l’applicazione di un nastro adesivo elastico, che crea spazio nei tessuti, determina una stimolazione sensoriale e meccanica tale da favorire il metabolismo cellulare attivando le capacità di guarigione del corpo, innescando e/o controllando fenomeni facilitanti la propriocezione neuromuscolare. L’applicazione del nastro permette la formazione di pliche cutanee che durante il movimento corporeo facilitano il drenaggio linfatico, favoriscono la vascolarizzazione sanguigna, riducono il dolore, migliorano il range di movimento muscolo-articolare e la postura.
Il Taping Kinesiologico ha principalmente cinque effetti:
- ridurre il dolore attraverso la stimolazione di recettori sensoriali della cute
- aumentare la circolazione locale e favorire la rimozione dell’edema
- fornire stimoli sensoriali per eccitare o inibire la muscolatura, riducendo le contratture muscolari
- migliorare la funzione di un’articolazione stimolando i propriocettori articolari
- Caratteristiche del Tape.
Il nastro è costituito da uno strato di cotone di pochi millimetri di spessore con adesivo acrilico (privo di lattice) spalmato ad onde. Presenta un’elasticità simile a quella cutanea, è resistente all’acqua ed una volta applicato può fino a 5 giorni. L’applicazione del nastro sulla cute invia segnali esterocettivi e propriocettivi a livello del Sistema Nervoso Centrale che determinano una risposta muscolare riflessa; inoltre durante il movimento grazie alla formazione di pieghe cutanee viene esplicata anche la sua azione decompressiva determinando il miglioramento della microcircolazione locale e favorendo il riassorbimento di eventuali edemi. Il tape si applica con vari gradi di tensione che dipendono dall’effetto terapeutico ricercato (tecnica compressiva, decompressiva, linfatica, correttiva) e la sua particolare struttura ondulata ed aerata permette la traspirazione a livello locale. A differenza del bendaggio funzionale il nastro non limita l’articolarità, ma si propone di permettere la totale libertà di movimento in modo da ottenere un effetto biomeccanico terapeutico sulle zone trattate. Il Taping Kinesiologico viene utilizzato in associazione con altre tecniche fisioterapiche per il trattamento delle seguenti patologie: frozen shoulder (spalla congelata) epicondilite (gomito del tennista) epitrocleite (gomito del golfista) tunnel carpale lussazione falangi dita cervicalgie dorsalgie lombalgie ernie discali sindrome del piriforme pubalgia artrosi del ginocchio tendinite sottorotulea tendinite achillea distorsioni articolari: ginocchio, caviglia, dita mano e piede lesioni muscolari: contratture, stiramenti, strappi edema post chirurgico / traumatico fascite plantare Per uno sportivo l’applicazione del Taping Neuro Muscolare può rendersi necessaria in condizioni di attività o di riabilitazione. Prima dell’applicazione del Tape sono assolutamente necessarie una fase di osservazione funzionale e delle catene muscolari ed una di osservazione cutane per verificare la presenza di arrossamenti o di zone a rischio come cicatrici sporgenze ossee, retrazioni e turgori, temperatura cutanea o ipertonia del tessuto connettivo.